domenica 6 novembre 2011

Meglio elezioni a Natale!

Terrificante prospettiva quella disegnata da Rosi Bindi per il dopo-Berlusconi stasera
alla Sette. Un governo Monti sostenuto da Pd e Pdl insieme, che mandi in porto la manovra finanziaria, rifaccia la legge elettorale e approvi “alcune riforme indispensabili” (o qualcosa del genere), come la riduzione del numero dei parlamentari e “il superamento del bicameralismo perfetto”.
Non credevo alle mie orecchie. Come? Dopo tutti gl’incredibili danni che Berlusconi ha causato al paese, dopo i suoi attentati alla Costituzione e al principio di legalità, dopo tutti i misfatti che ci ha inflitto, quando quasi i due terzi degli italiani hanno solennemente condannato col referendum del 12 giugno lui e la politica del suo partito, volete infliggere al paese il tormento di un’insopportabile trattativa con questi furfanti mettendo sul tavolo addirittura la nostra Costituzione?
No. Per favore, no! Ci sia risparmiata una simile infamia. O si riesce a formare una maggioranza senza berlusconismo, oppure meglio, molto meglio andare subito alle elezioni. Meglio elezioni a Natale!


2 commenti:

  1. E' da anni che molto establishment italiano spinge per una soluzione alla tedesca: Grosse Koalition. E'innegabile che in Germania, quando è stata applicata (per due volte mi sembra), ha dato frutti. Ma in Italia potrebbe funzionare ? occorrerebbe che lo spazio politico del centrodestra (quello, per intenderci, occupato dalla Merkel) fosse presidiato da forze politiche attendibili. Così non è in Italia. La storia della destra italiana ce lo dice: essa è strutturalmente eversiva e antidemocratica (da D'Annunzio al fascismo). Chi, come Fini, ha il legittimo progetto di trasformarla dall'interno in una compagine simile a quella Tory o gaullista, cioè antifascista e legalitaria, coltiva un sogno impossibile. Ergo: un governo di unione sacra con tutte le forze parlamentari, con dentro Pdl e Lega, sarebbe un vero monstrum

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  2. Sono d'accordo con quanto scrive Alberto e chi commenta prima. La proposta di Rosy Bindi, però, non mi stupisce, soprattutto dopo aver assistito allo spettacolo Mediaset di Renzi. Il berlusconismo, nella sua forma più subdola, ha intaccato pesantemente anche il pd e non solo. Io vedo possibile e vicino un governo senza Berlusconi, ma ancora lontano un governo senza berlusconismo: quasi vent'anni di devastazione culturale non credo si supereranno senza strascichi. È proprio adesso che dobbiamo tenere alta la guardia, ricordiamoci che chi è nato all'incirca dopo il 1982 si ricorda solo di un'Italia berlusconiana. E nel 2012 avranno 18 anni e voteranno i nati nel 1994. Contrastare Berlusconi è facile, perché il problema è identificabile. Senza di lui dovremo stare molto più attenti, perché tutto è cambiato nel frattempo, e quello che valeva quando ero io ad avere 18 anni (cioè proprio il '94, accidentaccio!) non vale più. L'errore più grave sarebbe quello di pensare che è stato un brutto sogno, invece sono quasi 18 anni di storia, che purtroppo non si cancelleranno con un voto.

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